La Rosa Bianca
romanzo, prima edizione 2021
€ 18,00 pagine 360

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a Rosa e Nino,
i miei genitori

Trama
Al servizio della patria in una missione internazionale di pace che lo allontana dal suo amore e dai suoi sogni; il risveglio dello spirito d’avventura e dell’audacia del Colonnello per la libertà di un popolo oppresso.
Riuscirà vincere questa sfida e ritrovare Paul, l’uomo, libero finalmente d’amare?
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Un’altra storia avvincente riporterà Paul in Africa, questa volta anche con i suoi intimi amici coinvolti in una missione umanitaria.
Proprio l’umanità, il cuore, l’amore verso il prossimo metteranno alla prova l’intero gruppo ognuno impegnato a dare il meglio di sé.
Vede crescere il senso di famiglia grazie alle tre donne che sono entrate a far parte della sua vita; Giovanna, la figlia Sara e la nonna Ada, vero faro di un nucleo familiare ben strutturato e con saldi valori.
Tutto avviene dopo un’altra dura missione nella quale vengono messe alla prova le doti di Paul.
Temperamento, senso dello Stato, passione per il volo, capacità e astuzia saranno importanti per il nuovo incarico che lo vedrà impegnato a condurre un contingente di soldati al risultato finale con ottimo successo.
Un romanzo coinvolgente nella lettura che fa immedesimare e sognare.
Non trascura l’ilarità e il sentimento, sempre supportati dal rispetto per le altre persone.
Personaggi
Paul
«Ho una buona stella che mi protegge oppure valgo veramente e mi chiedono sempre di togliere le castagne dal fuoco; troppe coincidenze. Le lusinghe da Bruxelles, una scrivania a Roma, la fine forzata delle missioni, poi richiamato a debellare il malaffare quaggiù, le pressioni perché accettassi, quasi un ricatto, la delicatezza del dottor Shyntamui.
Si, Paul, questo è il peso delle tue capacità e della tua audacia ma il prezzo da pagare è stato alto in termini umani».
Parlava da solo facendo una lucida disamina della sua vita.
«Tra poco ci sarà Giovanna, lei e solo lei; basta avventure da tecnico in giro per il mondo».
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Giovanna
da subito era rimasta affascinata dalla persona, le sue impressioni erano positive, leggeva in lui determinazione e umanità; lo immaginava come Paul, irreprensibile sul lavoro quanto semplice e discreto nella vita privata. Anche l’imbarazzo per trovarsi al cospetto di un personaggio influente era svanito in fretta, restava ammaliata dal suo racconto e dalla dovizia di particolari omessi dal suo amore.
«Egregio dottore…», esitante iniziò a parlare, «Non le nascondo lo sconcerto iniziale nel prendere conoscenza di Paul e del Colonnello; ho conosciuto il primo in un circolo, ballava spensierato e in compagnia dei suoi fidati amici era sempre posato, intrigante, quasi timido. Quando ho scoperto il secondo, sono impietrita, facevo difficoltà ad associare le due figure in una sola. Mi raccontava tutto con senso di colpa e di umiltà, il sentimento che cercava di tenere nascosto affiorava limpido e genuino. Era disposto a rinunciare all’amore, consapevole del fardello che si portava dietro.
Emersero la sua solitudine e la disperata voglia di tenerezze, di amore; quando è stato richiamato per la missione, c’è mancato poco che facesse la rivoluzione. Aveva scelto l’amore e il senso di protezione sacrificando la sua passione; una scelta importante e difficile per uno come lui. Ma doveva ancora saldare il conto con la sua irruenza e la sua caparbietà, accettò per la ragion di Stato ma dentro di lui il fuoco non era ancora spento, doveva farlo laggiù.
Il nostro rapporto è nato in forma semplice e continua a crescere con la stessa semplicità, mai una volta è emerso il Colonnello, il tecnico in giro per il mondo.
Di questo sono fiera e sono felice di averlo accanto a me».
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Paul e Scintilla
Si conoscevano bene, uno era nell’altro; avevano affinato la loro unione quando iniziarono a lavorare insieme nei servizi segreti militari, anni impegnati in molteplici sabotaggi, intercettazioni, deviazioni, protezioni; nel lavoro uno dipendeva dalle capacità dell’altro, avevano consolidato una sinergia profonda che andava ben oltre il lavoro.
Quando abbandonarono i servizi segreti, ognuno seguì la propria strada continuando nelle rispettive attività militari, portandosi dentro segreti che mai avrebbero rivelato. Si erano ritrovati laggiù, in quella missione, ignari della presenza dell’altro, subito coinvolti nell’agire mettendo in pratica le loro capacità tecniche e, fosse stato necessario, anche le potenzialità distruttive.
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Flash dal libro
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Erano passati molti anni dalla loro ultima missione segreta, quell’ultima esperienza li aveva segnati dentro, avevano dovuto evitare una strage in terra straniera; la situazione li aveva costretti ad utilizzare le armi lasciando a terra sette terroristi garantendo, così, continuità di vita a diverse migliaia di altre persone. Nessuno si accorse o parlò di quella operazione, solo dentro di loro erano impressi quei momenti.
Paul ricordava bene quegli attimi, le armi dei sette terroristi puntate contro, le cinture di due di loro cariche di esplosivo, le urla scomposte che li minacciavano intimandogli la resa, la paura per gli ostaggi, il pensiero che lo fece reagire “O tu, o io” e la freddezza che lo rese alieno; poi solo rumore.
Sette corpi distesi scomposti, sparsi per terra nell’ampia stanza, i rigoli di sangue, tre ostaggi salvi, due persone che si guardavano impietrite con le armi ancora in pugno e il silenzio assordante più dei colpi d’arma da fuoco. Ripresero a parlare tre ore dopo, sull’aereo che li riportava alla base.
Da quel giorno Paul ebbe la fortuna di non dover puntare le sue risorse belliche sulle persone, non si era mai più presentata quella estrema necessità e si fece una promessa, Premi il grilletto o il bottone solo se ti trovi a pensare “O tu, o io”, mai prima!
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Pochi minuti dopo una figura si accomodò difronte a lui, silenziosa, mostrò la birra come cenno di saluto e restò ferma, come lui, assorta nella meditazione.
«Sai, Paul, non credevo che la rappresentazione venisse così bene, ma ti devo fare un appunto… mancava qualcosa questa mattina, ci ho pensato tutto il tempo… con dei fuochi d’artificio lo spettacolo sarebbe stato perfetto!»
Continuava a guardare fuori mentre accennava un sorriso, «Non si può avere tutto, caro Scintilla, il budget era limitato e poi è meglio lasciarli stare gli artificieri.
Dobbiamo completare questa missione e sperare che i mesi passino in fretta, imbarcare tutti gli uomini, sani e salvi, su un aereo per far ritorno a casa; non ti nascondo che anch’io non vedo l’ora, non più quella ad uso hotel, ma nella mia casa, con muri veri e pavimenti da lavare tutti i giorni… tutti i giorni!»
Raccontò brevemente a Scintilla come si era trovato lì, e anche lui fece le sue amare confessioni, «Alla base sono in un ufficio a sovraintendere le operazioni del mio team, fra quattro mesi mi devo sposare; mi chiama il Comandante e mi crolla il mondo addosso, inderogabili ordini superiori; vedrà, sarà in buona compagnia. E sono davanti a te!»
Il tono di voce era sarcastico, esprimeva la scontentezza per un cambio di vita non programmato e impensabile. Poi fu più lucido e razionale, «Non sono stato fermo, mi sono informato, la scelta non è casuale, ci hanno messo nuovamente insieme per i nostri trascorsi, per le nostre capacità sul campo e perché non ci pieghiamo davanti a nessuno. Però mi sfugge chi è la mente occulta, questo mi da fastidio».
Paul aveva ascoltato con interesse l’ultima parte del discorso, adesso il cerchio si chiudeva perfettamente, aveva le risposte a tante domande.
Ci pensò su un attimo e poi si aprì.
«Dietro tutto c’è l’ONU, interessi per gli equilibri dell’economia mondiale; io parlo direttamente con un loro alto funzionario, priorità assoluta».
Scintilla spalancava sempre più gli occhi, era stupito, non parlava in attesa di altre indicazioni; ma Paul guardò tutto da altra angolazione, il tono della voce trasmetteva energia e consapevolezza, «A quanto pare abbiamo lasciato il segno, anche a New York hanno il nostro curriculum. Ci considerano i più bravi? Noi sappiamo di esserlo! Facciamoglielo vedere, allora, come ai vecchi tempi Max; anche se pensavo di aver chiuso, io non sento la ruggine addosso».
Si trovarono d’accordo con un breve cenno e ordinarono altre due birre.
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Ma come ha fatto a trovare anche Scintilla?»
L’Alto funzionario sorrise, «Qualche marachella l’avete combinata in giro, il Colonnello Stevenson ancora rabbrividisce quando gli ricordano come gli avete minato il campo intorno alla sua tenda senza che i suoi soldati se ne accorgessero…
Stia tranquillo Colonnello, prima che si scateni il putiferio Lei sarà già a casa, tutte le unità verranno sostituite con i gruppi di assalto, e io l’aspetterò a Parigi per brindare e fare la piacevole conoscenza di Paul».
Paul restò seduto, pensieroso e invaso da brividi freddi in tutto il corpo; ricordi e soddisfazioni di una vita spericolata, l’orgoglio per aver salvato molte vite, la responsabilità verso i suoi uomini soldati, il sentimento che di recente l’aveva conquistato e le paure di poter perdere tutto, giravano nella sua testa ad una velocità tale da sollevare l’inevitabile polverone della confusione.
E questa volta era molto spessa, non riusciva fargli vedere oltre il suo naso.
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Facevano tutto in automatico scambiandosi poche parole, Paul e Max erano abituati a quel tipo di operazioni svolte in giro per il mondo, ma i loro sguardi trasmettevano un sentimento diverso. Leggevano negli occhi dell’altro la stanchezza mentale, il peso degli anni e, soprattutto, la voglia di vivere una vita da persone normali; le loro capacità, la costante sfida a tutto, l’audacia nell’affrontare il rischio, li avevano fatti sentire forti, sprezzanti del pericolo.
Al contempo, quelle caratteristiche li avevano resi soli, maturando un distacco abissale dalla realtà e dalla vita di tutti i giorni; faticavano a stare in mezzo alle persone, ad esprimere se stessi nei sentimenti più puri. Questo l’altro lato della medaglia, avevano sempre lucidato a specchio una faccia della moneta trascurando, volutamente, l’altra.
Si avvicinava sempre più, lento e inesorabile, il momento del confronto con la propria anima.
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Recensioni
Romanzo che coinvolge e fa sognare. Ha già fatto delle presentazioni? Ci terrei a partecipare e conoscerla.
Maria Paola T.
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Stupisce e si apprezza la minuziosa descrizione dei dettagli sia tecnici che dei luoghi rendono interessante e avvincente oltre che veritiero il racconto e la lettura.
Da leggere!
Antonello S.
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Buona sera, una storia avvincente che coinvolge. Le faccio i miei complimenti. Ci sono in programma incontri per la presentazione?
Cristina C.
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Spinta dalla mia amica a leggere “e domani chissà!”, con curiosità ho acquistato La Rosa Bianca.
Le confermo quanto già emerso dalle nostre conversazioni telefoniche: i contenuti sono validi, coinvolgono il lettore e, se ci si sforza un pochino, si possono cogliere sfumature interessanti.
Faccio fatica ad accettare alcuni definizioni che fanno parte, ahimè, di un lessico moderno e giovanile che assume troppo velocemente liceità linguistiche. Non Le attribuisco colpe, sono i tempi moderni ai quali faccio difficoltà ad adattarmi.
Le rinnovo i miei complimenti per la fluidità del racconto e auspico di leggere a breve il prossimo.
Isa M.
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Coinvolgente, storia bellissima! Anche le parentesi negative nel romanzo risultano efficaci, mai pesanti. In bocca al lupo.
Franco P.
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Sono impressionata. Ci conosciamo da molto e non pensavo a questa tua passione. Bravo!
“chiedo per un amico…” si può avere la dedica sul libro? Ciao.
Francesca C.
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Il romanzo è molto bello! Con la scrittura hai imboccato la strada che ti da soddisfazione, continua a percorrerla con un nuovo spirito e avrai il giusto appagamento, tanti auguri!
Sandro T.
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La mia curiosità è stata ben ripagata. Ottimo romanzo coinvolgente e ricco di contenuti. Complimenti.
Renato A.
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Sei stato di parola e mi hai stupito ancora di più.
Che bella storia, ancora più avvincente del primo, (e domani chissà!). Rinnovo i complimenti, Bravo!
Nicola C.
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Mi devo complimentare per la tensione, l’ansia, la partecipazione, l’emozione che hai saputo tenere vive nel lettore. Se la storia è vera, penso tu abbia avuto la collaborazione del vero protagonista, ma a te va il merito di aver raccontato un fatto che poteva essere arido, invece l’hai reso coinvolgente, interessante, efficace e ricco di pathos.
La “Tua” maestra
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Il romanzo è coinvolgente, tardavo persino a preparare la cena…
Al prossimo.
Danila G.
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Giovanna esiste veramente? È la tua donna?
In questo caso non farle dire quella frase a proposito dell’intimo (pg 20); la mette in cattiva luce. In privato può dire quello che le pare, ma non è il caso che venga pubblicato!
Maria Luisa V.
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Mentre stendevo sentivo gli aerei che sorvolavano la base, mi è venuto spontaneo pensare: “Paul sta rientrando”. Questo per descrivere quanto il personaggio sia riuscito entrare nella mia testa.
Maria Luisa V.
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Ciao Ago, che bello! Ancora più sprintoso del precedente. Ho letto l’ebook ma voglio il cartaceo. Non ti scordare di me. Ancora bravo!
Andrea T.
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Letto in tre giorni nei quali ho vissuto anche io da protagonista questa storia avvincente. Peccato perché torno alla realtà. complimenti, è un libro dai contenuti veramente belli.
Giuliana A.
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