Scrivere

La scrittura è uno strumento prezioso, utile in ogni momento.
Spesso si inizia a scrivere quando si soffre, scrivere permette di mettere nero su bianco i propri pensieri, il dolore, la sofferenza, la gioia; permette di dare una forma a delle ferite invisibili e di tirarle fuori dal cuore o di esaltare momenti privati di felicità.
È questo il primo passo per riuscire a guarire le ferite, a lasciar andare ciò che ci ferisce o maturare uno spirito nuovo e positivo.
Ciò che ci blocca dall’esprimerci attraverso la scrittura può essere a volte un certo pudore, in questi casi, può essere utile trovare uno scritto nel quale possiamo immedesimarci, ritrovarci, uno scritto che possiamo sentire nostro.
Altre volte, nei momenti più spensierati, ci si trova a imprimere su carta qualsiasi emozione ci coinvolga, che fa parte di noi.
Molte di queste sono meritevoli di essere collocate nel personale libro dei ricordi.
L’amore per la scrittura e la sfida di imprimere su carta una parte dei miei pensieri, della mia fantasia, di storie vissute, ascoltate, rubate, hanno risvegliato la passione e spinto a cimentarmi, con fare serio, alla creazione di romanzi.
Attraverso la scrittura ho dato sfogo al mio sogno cercando di capire meglio le persone e di mettere a fuoco i principi morali ai quali si affidano.
Descrivo la filosofia sull’amore, le gioie e le sofferenze che questo sovente riserva.
Concedo libero sfogo alla fantasia e al romanticismo.

Mi è sempre piaciuto l’italiano, la lingua italiana, la letteratura. Ricordo la scuola, gli studi e le ricerche in biblioteca per ampliare e completare gli argomenti trattati.
Mi sono serviti in tutto questo arco temporale per relazionarmi con le persone, per capire e vivere meglio.
Ho sempre amato scrivere. Tramutare pensieri e concetti in parole per focalizzarli meglio, lasciarli impressi nella mia testa e, talvolta, aggiungere valore ai miei principi. Il mio pensiero, il mio modus operandi, il mio essere, sono sempre stati saldamente legati ai miei principi.
Un’idea fissa, portata avanti lentamente a sprazzi nel tempo, è sempre stata quella di scrivere delle memorie. Riportare su carta i ricordi della mia vita, crearne uno storico, ricordi per quando la mia mente sarà poco alimentata dalla memoria.
E poi dare spazio alla fantasia che metta in rima impressioni, fatti accaduti, pensieri, nati osservando un panorama o dei particolari della natura o delle persone.
Non solo versioni romantiche e di azione (romanzi) ma anche
sarcastiche, crude, irriverenti, folli e dissacranti (poesie).
Unico scopo quello di mettere a fuoco sogni, evasioni e desiderio di libertà così come miserie e nobiltà dell’uomo, nel breve passaggio che compie su questa terra per poi divenirne parte nella forma più insignificante e fastidiosa, polvere.
Risultati

​​La passione di scrivere insita in me.
Ho ripreso a focalizzare ricordi e fatti reali della vita abbinandoli ad una buona dose di fantasia.
Utilizzando la tastiera per riempire delle pagine vuote ho scoperto di saper "volare" con l'immaginario e di aver acquisito una buona tranquillità interiore oltre ad una maggiore razionalità.
Forse il mio inconscio voleva questo e, visti i risultati, sono contento di averlo fatto.
Ho raggiunto un obiettivo non cercato o ipotizzato.
Guardare oltre e con positività. La vita impone talvolta regole dure, lezioni che lasciano il segno e marcano nel profondo ma nessuno può incatenare la fantasia e la voglia di sognare.
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“C’è sempre un domani e quando arriva tutto può cambiare”
(tratto da “…io mi basto” Agostino Pais 2020)



